DOCFA

DOCFA Roma - Pratica per aggiornare la planimetria catastale

Con la variazione catastale il proprietario di un immobile comunica al Catasto delle variazioni avvenute nello stato di un immobile dopo una ristrutturazione o una sanatoria. 

COS'E' IL DOCFA ROMA

DOCFA ROMA

DOCFA (Documenti Catasto Fabbricati) è un programma istituito dal catasto utilizzato per compilare i documenti tecnici catastali e per la presentazione agli Uffici provinciali disseminati sul territorio peninsulare del modello di "Accertamento della Proprietà Immobiliare Urbana.

A Roma l'aggiornamento catastale viene richiesto dal portale online SUET.

Il SUET è uno sportello telematico istituito nel 2016 che devono utilizzare il proprietario e il tecnico per la presentazione delle pratiche edilizie CILA nel Comune di Roma.

Con il DOCFA, si presentano presso il Catasto i nuovi accatastamenti, le variazioni catastali di edifici già esistenti e le denunce di unità afferenti a enti urbani. Rientrano anche le costruzioni comprese in un immobile che siano sfuggite all'accatastamento originario o che siano state realizzate in epoca successiva per le quali è necessario quindi provvedere alla dichiarazione in catasto.  La pratica Docfa prevede l’invio di documentazione tecnica, tra cui il disegno del progetto e la relazione esecutiva, è necessario affidarsi ad un professionista, incaricandolo di gestire tutta la procedura. Per preparare la comunicazione Docfa il proprietario deve mettere a disposizione la visura catastale, comprensiva di indicazione dei proprietari dell’aerea interessata, il titolo di provenienza, come ad esempio un atto di compravendita, l’autorizzazione per i lavori svolti, l’estratto di mappa e la planimetria catastale.

QUANDO FARE LA PROCEDURA DOCFA?

DOCFA

Il DOCFA serve per comunicare agli uffici dell'Agenzia del Territorio (Catasto) una modifica sopravvenuta in un immobile. La procedura DOCFA è una modalità informatica che può consentire a un tecnico (geometra, ingegnere, architetto), di dichiarare al catasto che l'immobile oggetto della dichiarazione sia stato oggetto di variazioni rilevanti, sia di nuova costruzione dovendo essere di conseguenza accatastato oppure costituisca un'unità afferente (tipologia assimilabile in effetti a una nuova costruzione).


L'elaborato DOCFA può essere redatto esclusivamente da un tecnico, tramite una procedura completamente informatizzata. E' composto di diverse parti (mod. D1, mod. 1NB o 2Nb parte prima, mod. 1NB o 2NB parte seconda, elenco dei subalterni assegnati, elaborato planimetrico e planimetrie delle unità immobiliari dichiarate) e serve a sviluppare le indicazioni fornite dal tecnico attribuendo a ognuna delle unità dichiarate la propria categoria catastale, la classe, la consistenza e la rendita catastale.

PERCHÉ REDIGERE LE VARIAZIONI CATASTALI?

I casi più comuni per fare il DOCFA sono i seguenti:
  • Per la conformità catastale prima del rogito grazie alla presentazione di pratiche in sanatoria (come accertamento di conformità o CILA)
  • Per la ristrutturazione con spostamento di tramezzi con la modifica della distribuzione di un appartamento
  • Per il frazionamento o la fusione di diverse unità immobiliari. Per lo scorporo di cantine e soffitte
  • Per cambio di destinazione d'uso. Ad esempio trasformazione di negozio in abitazione, box in cantina, soggiorno in cucina, posto auto in box, etc.
  • Per ampliamento con il piano casa.
  • Per la creazione di nuove superfici come solai, soppalchi, terrazzi praticabili.
  • Per le modifiche della toponomastica come indirizzo, nome del proprietario o altri dati presenti nella visura.

COME RICHIEDERE IL DOCFA

La pratica DOCFA viene redatta da un tecnico abilitato (geometra, architetto o ingegnere) che, dopo aver rilevato lo stato di fatto, attiva la procedura.
Il sistema è stato elaborato dall'Agenzia delle Entrate e prevede l'utilizzo di un software gratuito scaricabile dal sito istituzionale. Il tecnico dovrà invia tramite internet una planimetria catastale aggiornata ed un modulo compilato.
Il proprietario dell'immobile deve presentare al tecnico il proprio documento d'identità, gli estremi dell'atto di provenienza e l'ultimo titolo abilitativo, autorizzazione o comunicazione (DIA, SCIA, CILA) con cui sono stati effettuati i lavori (documenti utili a verificare la conformità urbanistica). Il proprietario inoltre deve firmare il DOCFA prima della presentazione.
La variazione catastale va presentata prima del collaudo e del certificato di fine lavori. Rappresenta inoltre uno dei principali documenti finalizzati anche alla richiesta del certificato di agibilità.

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